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Fata Morgana

Conoscete la “Fata Morgana”?
Al suo riflesso nelle acque della riva calabra, il condottiero che con
le sue orde aveva attraversato senza ostacoli tutta la penisola, ammaliato, si tuffò per abbracciarla perdendosi nei fondali. Così almeno dice la leggenda che, come tutte le leggende, custodisce un grano di di verità.
E sapevate che la Fata Morgana è anche una realtà multimediale?
Questa incantevole donna della mitologia con un richiamo sessuale che non può passare inosservato, oltre a essere attuale e poligama, è fatale. Assetata, mai stanca si accoppia e si riproduce grazie a una gestazione in tempo reale propria alla sua natura mitologica, partorendo ai quattro poli reginette di bellezza, ambasciatrici del nulla, attrici e attricette porno in perizoma, con attributi fisici da schianto e che, con farfalline o margheritine sui capezzoli, lasciano recitare i seni e le cosce.
In agguato, esse si tengono pronte a intrappolare chi, come me ormai ignorato perché avanti negli anni, abbagliato dall’esca, resta invischiato nelle loro reti, sospeso squartato ai ganci dei loro capricci, schiavo delle tracce di libidine ancorata in qualche buco della materia grigia residua, presto preda dei vermi.


Sull’argomento io, ottuagenario vivo e vegeto, sebbene le figure del fumettista Mordillo si accordino bene con il mio profilo mediano intento a guadagnare spazio, ho provato a dare credito alle considerazioni della parrucchiera. Questa simpaticissima napoletana bruna e vivace, si occupa da diversi decenni della mia zucca, compensandone a colpi di forbici le asimmetrie. Ultimamente mentre si affaccendava ha provato a convincermi sull’attuale tendenza di tante giovani e belle attratte da maschi attempati.
Piuttosto scettico, considero le sue convinzioni realtà assodate, antecedenti anche al periodo biblico, se l’attempato o, più specificamente, il vecchio apriva i forzieri e, in tempi moderni, se dispone di un sostanzioso conto in banca. Oggi magari, grazie a certe pastiglie, il vecchio può pompare energia nell’organo floscio, così la bella non potrà evitare di essere palpata da mani nodose e sentire scorrere rughe di rospo e stinchi sulla sua giovane epidermide, mentre ai tempi dei tempi se non ce la faceva e non aveva altre scelte, ci stava sempre uno schiavo ben piantato pronto a sostituirlo mentre lui si consolava e da guardone, la bava in bocca, nutriva i ricordi.


Ecco che mi salta alla mente la sequenza di un vecchio film in bianco e nero, forse tratto da un romanzo di Moravia, dove la giovane musa nuda e supina sul letto, sorride soddisfatta sotto i biglietti delle diecimila lire di una volta che la coprono quasi come un lenzuolo. Meditando durante le sforbiciate e dopo, curiosità e libidine inappagata hanno la meglio. Senza dovere attendere troppo, l’occasione si presenta su Skype.


Una certa Martine desidera comunicare con me. Andando raramente a controllare, non sono un fanatico delle reti sociali, la richiesta, corredata della foto di una bellissima ed elegante ventenne data di alcuni giorni. Ce ne sta anche un’altra che cestino ritenendola fasulla e rispondo a Martine dichiarandomi disponibile. Perché rifiutare prima di vedere se il contatto è interessante e gestibile?
Trascorre una settimana senza alcun risvolto. Archivio mentalmente il caso sospettando che Martine sia il tipo di Fata Morgana, creata dall’Intelligenza Artificiale, come la Emily Pellegrini pugliese in Inghilterra, (la Emily, creatura fasulla dell’IA, partecipa fra l’altro a un concorso ufficiale mondano e conta un bel numero di seguaci).
Ancora alcuni giorni e Martine si fa viva per posta elettronica, le avevo lasciato il recapito proprio per evitare di andare a controllare, scusandosi per non avere risposto prima. Ci troviamo su Skype, ci scriviamo, non comunichiamo a viva voce, non attiviamo il video. Martine è di lingua francese che ancora mastico.


Primo incontro virtuale
- Martine come posso esserti utile? Cosa desideri sapere?
- Ho scoperto il suo profilo - nulla di più semplice con un sito internet dove pubblico scritti - e voglio conoscerla meglio.
In francese è usuale evitare il “tu”, io non lo evito.
- Mi hai svegliato l’impressione di essere una persona fittizia. Cosa comune con quello che succede sulle reti sociali.
- Intanto grazie di avere risposto al desiderio di conoscerla. Tengo a presentarmi: mi chiamo Martine R…, 35 anni e spero che l’età non sia considerata un ostacolo. Vivo a Bastia in Corsica, una bella isola. La conosce? Non sono un’esperta delle reti sociali e m’interessa fare conoscenze degne di sviluppo. Posso chiedere qualcosa su di lei?
- Diamoci del tu. Il rispetto della persona non ne soffre. Dalla foto presente nel contatto ti consideravo una ventenne da rosicchiare. Nulla di interessante su di me: ho chiuso da poco 84 anni, non sono ricco, mi sento in piena forma, sono attivo e sento di esserlo nel significato più vasto del termine. Interpretalo come preferisci a che tu possa dirmi o no addio!
- Sei proprio il tipo che cerco.
- Ascolta! Oggi ho poco tempo disponibile. Ci colleghiamo domani pomeriggio? Ti va? E fammi sapere in che cosa posso esserti utile.


Martine tarda a rispondere. Probabilmente comunica con più persone. Mi indispone!
Se non si tratta di una video conferenza o di un incontro virtuale pubblico, ritengo di cattivo gusto i collegamenti multipli. Svegliano l’immagine delle signore che fumano la sigaretta durante prestazioni sull’orizzontale.
Curioso, faccio buon viso a cattivo giuoco.
- D’accordo. Buona notte!
Risponde finalmente.
“Guarda un po’ - mi dico - ha tutta l’aria di una persona normale. Vedremo come andrà a finire.”.

Secondo incontro virtuale
Trovo interessante da parte di Martine la scelta, magari ad arte, dell’uso del mio secondo nome, forse comune in Corsica dove dice di vivere. In barba al primo ufficiale, è il nome con cui mia madre mi ha sempre chiamato. In Sicilia io sono Sebastiano. Sentirlo o leggerlo, sveglia appartenenza e un tocco di familiarità. Corrado, il migrante che, infatuato, ha divelto le proprie radici, nel sud dell’isola è quasi un estraneo.
Oggi ci scambiamo informazioni d’uso. Martine afferma essere stata fino a pochi mesi fa una delle manager di una ditta di cosmetici conosciuta. Boh! Oltre un anno prima, avevo ricevuto una richiesta di contatto da una francese, anche lei attiva nella cosmetica. Voleva anche lei includermi nella rete delle sue conoscenze ma me ne sono dissociato avendo scoperto che la tizia si presentava con due o tre diverse identità. Martine m’informa che ha messo mano a un progetto per il trattamento dei diversi tipi di epidermide (ne elenca 23) con prodotti mirati. Il BP o piano di sviluppo di mercato già pronto, chiedo d’inviarmelo.


Mi avverte che sarà una versione ridotta. La leggo velocemente. Ci soffermiamo su alcuni dettagli. Niente male! È preparato bene. Le prospettive non sbavano, le cifre sono contenute e, a sua detta, ha ricevuto conferma da tre finanziatori che le assicurerebbero un credito bancario di novantamila Euro in totale per potere iniziare. Somma plausibile in riferimento al progetto. La giovane comincia a guadagnare la mia fiducia. È più matura dell’immagine allegata alla presa di contatto e glielo accenno:
- Sei più matura della ragazza della foto ricevuta con la richiesta di contatto.

Terzo incontro virtuale
(trascrivo solo le parti salienti dei messaggi)
Due foto dell’attuale Martine arrivano ventiquattr’ore dopo nella casella di posta elettronica e su skype. Le osservo. Ma da dove è piovuta? Non la bellissima ventenne ma una splendida Giunone con forme che annebbiano la ragione, fomentando un unico desiderio: possesso!, 35 anni per 172 cm (così scrive) che avvolgono un fisico da sogno. L’abito sobrio esalta il contenuto che cela.
Chiede l’invio di foto da parte mia. Ho poca roba, non ho sentito mai il bisogno di averne. I miei contatti, a parte una o due eccezioni, li conosco personalmente. Ne pesco e invio qualcuna attuale dalla camera del computer e alcune digitalizzate di tanti decenni prima.
Iniziano le adulazioni. M’indispongono da sempre. Il complimento “sei un bell’uomo” m’irrita; è fasullo.


- Ma no dai! Non solo avanti negli anni ma con dieci chili in più che non riesco a eliminare.
- E invece ti assicuro che sei una bella persona dall’aspetto passionale.
- Sì mia bella, sotto le ceneri i carboni sono ancora accesi, non lo nego. Per il resto lascia perdere.
Desidera conoscere di cosa mi occupo. Io mi scuso per il mio francese ormai arrugginito. La sua osservazione a caldo, a commento dello scritto inviato è di sincera sorpresa “E tu sei quello che scrive male il francese? Incredibile!”.
Gli argomenti che seguono sono piuttosto banali. Ci diamo appuntamento per il prossimo giorno.
La sera guardando le foto ricevute non posso evitare di sognare.


Quarto incontro virtuale
- Sei stato bravo?
- Lo sono sempre, bellezza. Di ritorno dall’igiene dentale potresti approfittarne per un vero bacio.
- Ah! Mio caro. (allega le icone di cuore e labbra)
- Sai cosa dice Gianna Nannini? “la morte è una certezza, l’età una scelta”.
- Credo nell’amore, nella vita e nella felicità con un uomo. La vita è troppo breve per sciuparla. Dobbiamo godercela prima che sia troppo tardi.
- Spiacente non potere essere io quell’uomo.
- Ma io alludevo proprio a te ( l’assedio si stringe). Che tu sappia, il tempo scorre veloce e io voglio incontrarti. Dobbiamo organizzarci per farlo. Non ho altri uomini nella mia vita!
- Martine, scusami, non ho parole. Tu una dea dell’olimpo, puoi avere ai piedi tutti gli uomini che incontri, io uno di ottantacinque anni che, a parte l’età, non ha nulla.
- Ma cosa dici?
- Ora devo andare. Ti abbraccio!


Quinto incontro virtuale
In occasione di questo approccio, evidenzio la realtà per provare a prendere gentilmente le distanze sebbene curioso di seguire gli sviluppi della faccenda e mosso da quei sottofondi di libidine che rendono un anziano vittima della propria idiozia. Mi chiedo: “Che abbia veramente interesse?”,
“Certo sarebbe un’avventura unica”. “Rischi? Ma no, non ne vedo”, e così mi crogiolo nell’immagine di un contatto reale con Martine. Per un attimo penso ma poi escludo che lei sia la volpe e io il coniglio. Non voglio comunque rendermi all’evidenza di essere rimbecillito e mi sforzo a mascherarlo:
- Osservo la tua foto e scuoto il capo: sei splendida! Spero trovare le parole dovute senza essere frainteso. Volgi la tua attenzione verso qualcuno più giovane. Non ti sarà difficile trovarlo. Io potrei quasi essere tuo nonno. Inoltre tu sei in Corsica e io a centinaia di chilometri da te, tu nel pieno degli anni più belli e io quasi alla fine, sconosciuta certo ma vicina. Desiderosa e decisa a fare discretamente un’esperienza diversa? Sono pronto ad accoglierti e non ti deluderò. Sei un incanto e io sarei pronto a succhiarti la linfa della passione.
- Certo, a domani sera. Non mancare.


Sesto incontro virtuale
Avevo sperato che Martine non si colleghi o manifesti dissenso. Invece no. Per lei ciò che ho scritto è la prova evidente che fra poco mi tufferò tra i marosi per abbracciare un’immagine riflessa.
- Buongiorno Sebastiano.
- Buongiorno al mio miraggio. (Martine non coglie il vero senso dell’ espressione)
- Ascolta, dobbiamo organizzarci. Io voglio venire a trovarti senz’attendere ancora.
- Beh hai diverse possibilità: Bastia-Parigi-Zurigo o Bastia-Genova-Zurigo. I mezzi di trasporto disponibili sono diversi.
- Bene! Guarderò e domani ti farò sapere. Finalmente ci potremo stringere tra le braccia.
- Ciao e a domani.
Resto in forse. Pronto ad accoglierla per una o due settimane, dovrà ritornarsene a casa. Come fare per rinviarla? È categoricamente escluso che s’incolli a me! Non ho ancora una risposta. E se restasse pregna? Caspita, senza bluffare, non è affatto da escludere nonostante l’età! Potrebbe venire proprio con questo intento e sarebbero pasticci anche se al presente alcune femmine abbiano un comportamento impensabile ancora ieri. Fra l’altro io non sono manco lontanamente un Lord abbiente per farmi carico di un’improvviso impegno.


Settimo incontro virtuale
- Ciao! Mi sono informata sul viaggio e sui costi.
- Quando pensi di venire.
- Non vedo l’ora di partire. Finalmente. Devi però aiutarmi.
- In che senso?
- Hai letto che dovrebbero arrivarmi dei finanziamenti. Finché essi non saranno disponibili per affrontare il viaggio, necessito un prestito!
La prestigiatrice e ”Fata Morgana” estrae finalmente il coniglio dal cilindro!
- No, cara e bella Martine! Rimani dove sei a Bastia. Io sto bene dove sono. Addio!
Abbandono Skype.


Il giorno dopo leggo un messaggio che implora e desidera sapere perché abbia reagito così bruscamente.
Si tratta di un prestito che sarebbe stato restituito. Sincerità o ultimo tentativo di non lasciarsi sfuggire la preda? Opto senza dubitare per questa considerazione e blocco il contatto.

Alcuni giorni dopo controllo: la “Fata Morgana” ha cancellato tutto quello che ha potuto e che io avevo trasferito in parte anticipatamente nella memoria del calcolatore. Le sue coordinate ormai bloccate con tante altre. Riflettendo, ho preso atto della mia idiozia, tanti erano i segnali e le ragioni che mi avrebbero dovuto fare desistere. Avrei eliminato ancora prima il sogno di vedere emergere dai fondali marini una fata e con essa il pericolo di restare vittima della piovra dell’illusione.
"Carpe diem", sì ma solo se in grado di tenere qualcosa di concreto tra le mani! Ad esempio, quando si considera l'uso di Viagra generico, è essenziale cercare ulteriori ulteriori informazioni sul Viagra per garantire che la decisione sia ben informata. Questo passaggio è cruciale per comprendere appieno i benefici e i potenziali rischi associati al trattamento. Fare una scelta consapevole basata su dati concreti, piuttosto che su aspettative irrealistiche, può contribuire a ottenere i migliori risultati possibili. Inoltre, consultare un professionista medico può offrire ulteriori chiarimenti e consigli personalizzati. È importante che ogni decisione relativa alla salute sia presa con attenzione e responsabilità. In questo modo, si può evitare di cadere nelle trappole dell'illusione e fare scelte che siano realmente vantaggiose per il proprio benessere.


C.S.M. 21 maggio 2024

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